In un contesto europeo sempre più segnato dai flussi migratori e dalle sfide dell’inclusione, l’Italia lancia un ambizioso programma di sostegno e integrazione destinato ai cittadini di Paesi Terzi in condizioni di vulnerabilità. Si tratta del Progetto PUOI PLUS – acronimo di “Percorsi di Uscita e di Inserimento” – un’iniziativa cofinanziata dall’Unione Europea tramite il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) e il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), con un investimento complessivo di oltre 42 milioni di euro.
L’obiettivo del progetto è duplice: da un lato, favorire l’autonomia e l’occupabilità dei migranti vulnerabili; dall’altro, contribuire alla tenuta e alla competitività del mercato del lavoro italiano, offrendo manodopera formata e accompagnata nei percorsi di inserimento. In questo senso, PUOI PLUS non è solo un programma di assistenza, ma una leva concreta per la coesione sociale e la crescita del sistema produttivo nazionale.
Un’iniziativa a misura di persona
I beneficiari del progetto sono cittadini di Paesi Terzi – inclusi richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale, temporanea o speciale, apolidi, vittime di tratta o violenza di genere – nonché minori stranieri non accompagnati (MSNA) in transizione all’età adulta e giovani migranti sotto i 24 anni. Condizione essenziale: essere disoccupati o inoccupati.
La peculiarità del PUOI PLUS risiede nell’approccio olistico e personalizzato: ogni partecipante beneficia di una “dote individuale” del valore massimo di 6.781,42 euro, che finanzia un percorso integrato articolato in più fasi:
- Accoglienza e presa in carico (servizi informativi e valutazione dei bisogni)
- Orientamento specialistico (16 ore)
- Accompagnamento all’inserimento lavorativo (36 ore)
- Tirocinio extracurriculare di 6 mesi, con indennità mensile e tutoraggio
- Indennità di € 639,04 per il soggetto ospitante che porta a termine il tirocinio
- Indennità di € 3375,00 per il tirocinante (€ 562,50 mensili per ogni mensilità con il 70% di presenze)
Ogni step è pensato per rispondere a esigenze reali e concrete, facilitando l’emersione di competenze, la costruzione del profilo professionale e l’avvio di relazioni stabili nel mondo del lavoro.
Una rete di attori pubblici e privati
L’attuazione del progetto è affidata a Sviluppo Lavoro Italia S.p.A., ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A candidarsi per accompagnare i destinatari possono essere enti pubblici o privati accreditati ai servizi per il lavoro a livello nazionale o regionale, denominati Soggetti Promotori. A ospitare i tirocini saranno invece datori di lavoro pubblici o privati in regola con le normative, indicati come Soggetti Ospitanti.
È importante notare che il progetto prevede una chiara distinzione tra promotore e ospitante: non possono coincidere nello stesso percorso. Inoltre, non è previsto alcun compenso economico per soggetti pubblici, sia promotori che ospitanti, mentre i soggetti privati devono rispettare i vincoli previsti dal regime “de minimis”.
Tempi, modalità e scadenze
Le domande per diventare Soggetti Promotori potranno essere presentate dal 7 gennaio 2025 al 31 marzo 2028, esclusivamente tramite PEC. Le attività partiranno a seguito dell’ammissione in un elenco ufficiale di idonei, aggiornato ogni quindici giorni. Ogni soggetto promotore potrà attivare fino a 50 percorsi per l’intera durata del progetto, che terminerà il 24 novembre 2029.
Per l’attivazione dei tirocini è previsto un sistema a “finestre temporali” che regolano la presentazione delle richieste di nulla osta, necessarie per avviare le attività. Tali finestre coprono l’intero arco progettuale, fino al 2029.
Un investimento strategico
Oltre a rispondere ai bisogni urgenti di una fascia fragile della popolazione, PUOI PLUS rappresenta un investimento strategico per il Paese. In un mercato del lavoro che spesso fatica a colmare il gap tra domanda e offerta, soprattutto in settori come edilizia, logistica, assistenza e agricoltura, questo progetto consente di formare e inserire risorse motivate, promuovendo inclusione e produttività.
In conclusione, PUOI PLUS non è solo un progetto assistenziale, ma una politica attiva per un’integrazione reale, duratura e sostenibile. È il segno che un’Europa della solidarietà e del lavoro può diventare realtà – a partire dalle persone.
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